“Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.”


JACQUES-YVES COUSTEAU

Fondamentalmente mi considero un malato di mare, come tanti altri che appena avvertono di avere le narici pervase dalla salsedine sentono il proprio spirito elevarsi.

Il mare ha sempre avuto un forte ascendente su di me. Sin da bambino è stata tanta la gratificazione che mi dava il contatto con esso; dall’infinito “sguazzarci dentro” con mia madre che doveva minacciare terribili castighi per riuscire a farmi uscire dall’acqua, al più semplice piacere che la brezza marina mi dava riempiendomi le narici e il cuore con il suo inconfondibile aroma.

Questa forte attrazione verso il mare non aveva ancora trovato un modo adeguato di esprimersi nonostante abbia avuto la fortuna di aver fatto dei corsi di vela. Indelebili l’emozioni delle prime uscite da piccolissimo sulle “cassette di frutta”, gli Optimist, e poi crescendo i bordi di bolina sui Laser con le caviglie sotto le cinghie e un teso maestrale che riempiva tanto la vela quanto lo spirito.

Poi un incontro, uno di quei bivi che la vita ti pone innanzi e che percorrendolo te la cambia radicalmente. Siamo nel lontano 1998, quando conosco quella persona speciale che sarebbe poi diventata mia moglie e la fantastica madre di mio figlio; per ironia della sorte il tutto ebbe inizio molto lontano dal bagnasciuga, su una pista da sci.

Lei era già Dive Master mentre al sottoscritto era ancora completamente sconosciuto il mondo della subacquea. Da qui il primo brevetto, le prime immersioni e con esse scoprire un varietà di nuove incredibili emozioni. Così forti, così intense anche per l’incredibile naturalezza con cui mi sentivo a mio agio sott’acqua da suggellare definitivamente due amori; quello per il mare e quello per la mia compagna con cui avevo la fortuna di condividere queste fantastiche esperienze.

Da allora tanta acqua è passata davanti alle nostre maschere, mai troppa, ma abbastanza da averci fatto scoprire che sono tante le meraviglie che Madre Natura ha creato nel mare. Spesso ciò che vediamo è di una bellezza e unicità tale che non riusciamo a trovare parole in grado di descriverlo. Ancora oggi continua a capitare di restare incantati da nuovi incredibili incontri e ci lusinga di essere spettatori dell’armonia ed equilibrio tra gli elementi marini.

Da qui il desiderio di condividere con gli amici queste emozioni con la fotografia. Sperando, magari con un’immagine che vi colpisca, di convincervi ad andare a buttare il naso là sotto per assistere al più incredibile spettacolo del pianeta.


RINGRAZIAMENTI

Un grazie profondo come il blu a Barbara per l’avermi fatto scoprire la subacquea e per la sua compagnia in ogni immersione.

Un ringraziamento a voi che avete visitato queste pagine. Se vi sono piaciuti gli animali che ho fotografato vi chiedo una cortesia; passate la voce che le creature che abitano i nostri mari sono meravigliose! Solo facendo conoscere la loro bellezza riusciremo a preservarle per i nostri figli.